Guida all'Alternanza

Le indicazioni espresse dalla legge n.107, art. 33, del 13 luglio 2015, pongono a sistema l’Alternanza Scuola Lavoro. Partendo da tale normativa e al fine di far comprendere agli studenti il valore educativo e formativo del lavoro, la IUL ha progettato e realizzato dei contesti di apprendimento validamente inseribili nei percorsi di alternanza scuola lavoro.

La legge prevede percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata complessiva rispetto agli ordinamenti: almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa.

Alla luce di tali direttive l’Università Telematica degli Studi IUL ha progettato percorsi e pacchetti formativi contenenti video-lezioni e materiali di supporto/studio, costruiti pensando proprio al target di riferimento: ragazzi tra i 16 e i 20 anni, studenti di licei ed istituti tecnici e professionali, con lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro attraverso strumenti di apprendimento flessibili, intuitivi ed accattivanti.

Come accerta il punto 2 dei Chiarimenti Interpretativi sull’Alternanza Scuola Lavoro pubblicati dall’ufficio IV del Miur lo scorzo marzo 2017, le scuole possono acquistare i pacchetti per la realizzazione delle attività da figure mediatrici utilizzando i finanziamenti della Legge 107/2015. Nel testo si legge infatti: “In linea generale non vi sono ostacoli normativi all’utilizzo dei finanziamenti riservati all’alternanza scuola lavoro per l’acquisizione di “pacchetti” offerti da associazioni o enti come supporto alla realizzazione delle attività”. Perfettamente in linea con tali indicazioni dunque, gli istituti scolastici possono acquistare i diversi pacchetti proposti da IUL scegliendo tra i 5 temi e assemblando i pacchetti dipendentemente dalle specifiche esigenze, nella garanzia di concludere il percorso con l’organizzazione dell’esperienza OnTheJob.

Non la mera aggiunta di attività pratiche ai tradizionali piani di studio scolastici, ma un vero e proprio adeguamento al cambiamento dei contesti, delle aspettative e delle competenze richieste agli studenti che transitano da un piano all’altro: dalla scuola al lavoro.

I due mondi, quello scolastico e ancora più quello professionale, sono determinati e totalmente coinvolti in un processo tecnologico che dall’ultimo secolo ha influenzato la vita privata e lavorativa di ogni individuo con innovazioni ed evoluzioni degli strumenti, delle tecniche, delle strutture, dell’organizzazione e della forma mentis.

Flessibilità dei ruoli e delle conoscenze, permeabilità dei saperi, capacità e competenze sempre più interconnesse e coincidenti, sono le caratteristiche che la società presente e futura richiedono. Un’esigenza imprescindibile e in continua evoluzione, necessaria da saper cogliere, fronteggiare e maneggiare.

Tale contesto non conosce confini geografici, né tanto meno culturali e di settore. Per questo, il mondo del lavoro già da anni cavalca l’onda del cambiamento nell’organizzazione e nella distribuzione dei compiti e delle competenze. Il mondo della formazione, che si lega inevitabilmente a quello professionale come agenzia teorica preliminare alla scelta futura di un ragazzo, non poteva rimanere a lato.

L’introduzione nei curricoli scolastici dell’Alternanza Scuola Lavoro, una metodologia didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese, per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l’orientamento, ha proprio questa funzione di connessione tra i due mondi.

L’Alternanza Scuola Lavoro si pone l’obiettivo di fare tutto ciò, ponendo lo studio e il lavoro in una sapiente e virtuosa sinergia di luoghi, di tempi e di saperi diversi che convergono per favorire l’apprendimento. Un apprendimento ormai continuo e permanente lungo tutto il corso della vita dell’individuo.

Un nuovo rapporto dunque tra scuola e lavoro, da cui trarre vantaggi ed opportunità.

Il sistema del lavoro, con imprese, attività ed enti, trova un nuovo e fiorente sbocco per investimenti in termini di risorse e umane ed organizzative, con respiro di medio e lungo termine.

Gli studenti trovano nell’Alternanza Scuola Lavoro una concreta opportunità di orientamento personale e professionale attraverso la conoscenza e l’acquisizione di competenze nuove e pratiche, l’inserimento in contesti diversi dall’aula scolastica con aspettative e responsabilità sconosciute, oltre all’acquisizione di crediti scolastici indispensabili per conseguire l’esame di maturità.

Una volta selezionati uno o più moduli, la scuola riceverà le credenziali di accesso alla piattaforma per il tutor designato e per gli studenti.

La piattaforma IUL è un ambiente dedicato alla formazione online da cui è possibile  fruire le video lezioni degli esperti e scaricare i materiali e le attività del corso.

Le credenziali del tutor e quelle degli studenti hanno un differente livello di accesso alla medesima piattaforma.

Agli studenti è permesso  fruire le video lezioni e scaricare materiali e attività.

“L’accesso tutor”  consente, in aggiunta a quanto predisposto per gli studenti, di utilizzare un pannello di strumenti pensati per mantenere un filo diretto tra i responsabili delle scuole e con i  tutor IUL. In questo modo il docente incaricato dalla scuola a seguire la formazione può godere di un costante supporto metodologico-procedurale fornito dal tutor IUL, nonché di un continuo confronto con i tutor delle altre scuole all’interno dei forum.

Oltre agli strumenti di comunicazione il livello d’accesso fornito al tutor è predisposto anche per  la condivisione materiali, e per il monitoraggio delle  eventuali attività on line della classe studenti digitalmente associata al suo ID (visualizzazione delle pagine delle video lezioni, download dei materiali e delle attività).

Gli studenti seguono dunque tutto il percorso costantemente accompagnati dal tutor  della scuola che a sua volta è assistito dal tutor IUL.

Attività E-Learning

La sicurezza sui luoghi di lavoro

Con la riforma della “Buona scuola”, l’acquisizione di competenze pratiche in azienda diventa un passaggio fondamentale nel percorso scolastico. Come previsto dalla legge n.107/2015, infatti, scuole e aziende presenti sul territorio hanno il compito di diffondere il valore educativo e formativo del lavoro. I ragazzi possono decidere se svolgere le ore in aziende private o in enti pubblici, partecipando a stage in periodi extra scolastici in Italia o all’estero. Come tirocinanti, gli studenti sono equiparati ai lavoratori; la cultura della sicurezza dunque, gioca un ruolo rilevante, sia come conoscenza normativa sia come capacità di saper valutare i rischi ed essere responsabili delle proprie azioni. Le attività sono progettate per fornire una formazione specifica, trasversale a qualsiasi organizzazione, centrata sulle condizioni di tutela per i giovani lavoratori. Il percorso è diviso in 4 moduli. Nel primo vengono affrontati i temi della salute e integrità personale, oltre a un approfondimento sui fondamenti normativi nazionali e comunitari. Il secondo analizza il cammino storico della prevenzione nei luoghi di lavoro, la filosofia alla base e l’attualità del decreto legislativo 81/08. Il terzo modulo si focalizza sul concetto di pericolo, danno, rischio, prevenzione e protezione. L’ultimo modulo, infine, offre alcuni strumenti per approfondire il documento di valutazione dei rischi e le sue diverse applicazioni.

Soft Skills

Quando si entra nel mondo del lavoro, oltre alle competenze strettamente professionali, acquistano un ruolo determinante le soft skills. Si tratta di competenze trasversali che permettono al lavoratore di affermarsi dal punto di vista relazionale, per l’atteggiamento propositivo, la capacità di lavorare in team e l’orientamento al problem solving. L’attività delinea una panoramica di queste competenze, fornendo alcuni strumenti per identificarle e migliorarle. Le soft skills di efficacia personale sviluppano doti come la creatività e l’equilibrio, fattori fondamentali in ambito lavorativo e necessarie per la risoluzione di problemi anche in caso di mansioni statiche. Le competenze in ambito relazionale accrescono la capacità di lavorare in gruppo e di cooperare per il raggiungimento degli obiettivi. Tra queste, l’etica e la tolleranza permettono di gestire lo stress causato da relazioni disfunzionali e di adottare comportamenti adeguati a norme e valori condivisi. Un altro aspetto determinante è la capacità di prendere decisioni e di negoziare, che migliora grazie allo sviluppo di flessibilità, ascolto empatico e distacco razionale. Le competenze orientate alla realizzazione di sé, invece, riguardano soprattutto la capacità di valutazione, da cui deriva la selezione, la corretta gestione e la valorizzazione delle informazioni.

Elementi di comunicazione per giovani in alternanza scuola lavoro

L’adozione di una comunicazione adeguata ai vari contesti permette di migliorare l’efficienza dei processi di lavoro e ottenere risultati migliori, salvaguardando e promuovendo il benessere dell’organizzazione. Per i ragazzi che si approcciano all’alternanza scuola lavoro, conoscere gli elementi della comunicazione può favorire un inserimento lavorativo più consapevole. L’attività proposta intende fornire ai ragazzi alcuni rudimenti della comunicazione, approfondendo il tema da più punti di vista. Partendo dall’etimologia della parola, communis agere (mettere in comune, condividere), vengono definiti i ruoli e le azioni degli attori in gioco e, con uno sguardo agli errori più comuni da non commettere, si delineano i capisaldi dell’ascolto attivo. Inoltre, viene preso in esame il ruolo dei mass media, protagonisti in ambito lavorativo, soprattutto se messi in relazione alle potenzialità offerte dai social network e dai social media. I canali social, infatti, rappresentano un mezzo molto potente di comunicazione d’impresa e di marketing, attraverso cui un’azienda può farsi conoscere per trasmettere la propria identità e fidelizzare i clienti.

Autoimprenditorialità e Business Planning

Il concetto di auto-imprenditorialità può essere delineato secondo molteplici aspetti, dalla capacità di trasformare un’idea in realtà d’impresa a quella di rendersi autonomi, responsabili e flessibili. Queste abilità sono sempre più richieste dalle organizzazioni moderne che associano l’auto-imprenditorialità a valori come l’attaccamento, la fedeltà e la motivazione. Per integrare in maniera organica tali elementi è necessario approfondire temi quali l’auto-realizzazione e l’auto-motivazione che permettono, attraverso una visione comune, sia la crescita dell’individuo sia quella dell’impresa. L’attività didattica proposta intende fornire una gamma di competenze necessarie nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, trasmettere il valore dell’autonomia, necessaria a esprimere la propria creatività. Il percorso è diviso in 4 moduli. L’Auto-imprenditorialità, una caratteristica da sviluppare per chi vuole fare impresa è un’operazione di crescita all’interno dell’organizzazione. Il Business Planning, che tratta gli elementi fondamentali per valutare la fattibilità dell’idea imprenditoriale e supporta quotidianamente la gestione di un’azienda già operativa. Il Business Model Canvas, centrato sulle caratteristiche del modello e il suo funzionamento. Infine, il Social Business Plan che, partendo dalla definizione di no profit, permette di analizzare i principali elementi.